SERVIZI DI NOLEGGIO CON CONDUCENTE
DA E PER MATERA
TARIFFE
Matera | Alberobello servizio esclusivo
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Matera | Alberobello servizio esclusivo
numero passeggeri | tariffa * |
1 pas. | € 85.00 |
2 pass. | € 90.00 |
3 pass. | € 100.00 |
4 pass. | € 110.00 |
5 pass. | € 130.00 |
6 pass. | € 130.00 |
7 pass. | € 140.00 |
8 pass. | € 140.00 |
* tariffa totale per il numero dei passeggeri, iva esclusa 10%
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Fascia oraria
dalle 7:00 (ora partenza macchina da Matera)
alle 21:00 (ora arrivo macchina a Matera)
dalle 21:00 alle 7:00 vedere supplementi
Supplementi
giorni feriali fuori fascia oraria +10,00€
domenica maggiorazione +10,00 €
festivi maggiorazione +30%
autista a disposizione prime 3 ore +25€,00€/ora dalla quarta ora +20,00€/ora
Le tariffe includono
noleggio autovettura con conducente;
assicurazione passeggeri;
spesa carburante
attesa autista in caso di ritardo volo o treno.
Le tariffe non includono
IVA 10%;
Pedaggio autostradale, parcheggi o ticket traghetti;
Pasti e pernottamenti per autista full day
tutto quanto non espressamente indicato ne "le tariffe includono"
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in tutti i casi in cui sia impossibile raggiungere i luoghi desiderati o effettuare i trasferimenti per problemi non derivanti dalla nostra volontà (come inagibilità del manto stradale, neve, situazioni pericolose ecc.) la Shuttle snc si riserva di NON EFFETTUARE il trasferimento nei tempi e luoghi precedentemente prenotati e di concordare l'annullamento o la variazione delle modalità di trasferimento, nonché le tariffe i giorni e gli orari di partenza o di incontro.
Possibili escursioni in aggiunta al servizio
da Matera a Alberobello o viceversa
Belvedere (Murgia Timone)
Murgia Timone, insieme a Murgecchia, è un altopiano sito di fronte il cuore dei Sassi e la parte più antica denominata “La Civita” appena oltrepassato il torrente Gravina. Tutta l’area circostante è caratterizzata dalla presenza di grotte ben visibili dagli antichi rioni in tufo. In questa area è stato scoperto il primo villaggio trincerato. Il ritrovamento viene attribuito al contadino materano Giovanni Iacovuzzi, uno dei più validi collaboratori di Ridola.
Il villaggio neolitico
Il villaggio ha una forma quasi ovale e raggruppa più capanne Neolitiche. Nella parte esterna di questo villaggio si nota un fossato, definito da Ridola una “Trincea”, scavato molto probabilmente con strumenti di pietra. Questo fossato ha una larghezza tra 1,90 e 2,70 metri in larghezza ed una profondità tra 1,50 e 2,50 metri per un perimetro complessivo del fossato è di 664 metri. Al suo interno sono state rinvenute da Ridola numerose buche che si pensa servissero per l’installazione di pali in legno per le capanne. Sono state anche rinvenute delle tombe a grotticella ipogea, ovviamente successive all’occupazione del sito
I ritrovamenti archeoligici
Nel sito sono stati rinvenuti anche diversi oggetti risalenti all’età preistorica e soprattutto pietre lavorate. Oltre a queste pietre lavorate sono stati successivamente riportati alla luce numerosi altri reperti archeologici come frammenti di vasi dipinti, tre accette in pietra levigata (tipiche del Neolitico), spatole in osso e lame. Questi oggetti sono attualmente i numerosissimi conservati nel Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” di Matera.
Castellana Grotte
Le Grotte di Castellana
Le Grotte di Castellana sono un complesso di caverne sotterranee di origine carsica, lunghe poco più di 3 km e ad una profondità massima di 122 metri dalla superficie. Sono situate nella Valle d’Itria. Queste grotte furono scoperte da Vincenzo Longo nel 1938. Fino ad allora erano avvolte da misteri e credenze popolari. All’interno di queste grotte di queste grotte si sviluppa un percorso tra canyon, fossili, stalattiti, stalagmiti, concrezioni dalle forme incredibili e dai colori sorprendenti sollecitano la fantasia di bambini e adulti.
Le origini delle Grotte di Castellana
La formazione delle Grotte di Castellana inizia circa cento milioni di anni fa. In questo periodo la Puglia era sommersa da un antico mare nel quale vivevano diverse colonie di molluschi e vegetali marini. Le varie generazioni di queste forme di vita si erano succedute le une alle altre. I loro gusci svuotati e le loro carcasse si erano accumulati sul fondo del mare. Il progressivo innalzamento delle terre aveva portato la regione al suo aspetto attuale e nella massa calcarea emersa, a causa della sua rigidità, si erano formate estese fratture che l’avevano fortemente incisa. L’acqua eluviale aveva formato un’estesa falda acquifera sotterranea che ha sciolto gradualmente il calcare e ha allargato le fratture.
Locorotondo
Locorotondo ha una particolare forma rotonda dalla quale ha origine il suo nome. Al suo interno la città è costituita da tipiche abitazioni con un tetto a due spioventi definite cummerse, vicoli e piccoli archi. Anche in questa città il colore bianco della calce, tipico delle abitazioni Pugliesi, rende queste abitazioni molto suggestive. Nel corso degli anni a conservato e implementato la propria produzione e promozione di vini che hanno preso il nome dalla città stessa.
Chiese e centro storico
Arrivando nei pressi di uno degli ingressi del centro storico non può non essere notato lo splendido Belvedere dal quale godere di una splendida vista di uno scorcio della Valle D'Itria tempestata da masserie, Alcune con i tipici tetti di forma conica definiti trulli, delimitate dai tipici muretti a secco (muretti costruiti con le pietre estratte dal terreno) che racchiudono vigneti e pittoreschi alberi di ulivo secolari. una delle Chiese più importanti all’interno del borgo è La Chiesa Madre, dedicata a San Giorgio. La sua splendida facciata è impreziosita da un’opera con la raffigurazione di San Giorgio con il drago e, lateralmente, dalle statue di San Pietro e San Paolo.
Al suo interno sono visibili degli altari barocchi e una serie di tele di valore e la cripta, dove sono presenti i resti di sepolture ottocentesche e un tesoro di argenti. Altro monumento religioso interessante è la Chiesa della Madonna della Greca costruita da un principe di Taranto. La suddetta chiesa è costituita da tre navate caratterizzate da colonne con tratti medievali. Al suo interno sull'altare intitolato alla Madonna delle Rose si trova la statua di San Giorgio a cavallo che uccide il drago. Meno imponente ma altrettanto interessante è la Chiesa di San Nicola, con la sua copertura che richiama i trulli.
Centro storico e dintorni
Nei pressi di una delle Porte di ingresso del centro storico, la cosiddetta porta Napoli, si raggiunge Piazza Vittorio Emanuele II dalla quale si può notare le vecchie mura con un arco a forma di luna. Procedendo con una rilassante visita a piedi del centro storico è consigliato visitare anche il Palazzo Comunale, (attualmente adibito a Biblioteca), il giardino pubblico di Villa Garibaldi, con la sua l'imponente statua dedicata a Vittorio Emanuele II e il Monumento ai Caduti.
Feste padronali e sagre
Come in tutte le città pugliesi anche a Locorotondo è molto radicato il rispetto delle tradizioni con sagre e feste popolari. In questi giorni le strade cittadine vengono illuminate dalle speciali luminarie e animate da vari spettacoli processioni e fuochi pirotecnici. Tra le feste religiose più sentite c’è, nel mese di aprile, la festa di San Giorgio Martire protettore della città, e quella patronale di San Rocco (ad agosto).
Cisternino
Poco conosciuta, rispetto alla vicina Alberobello, Cisternino è una pittoresca sorpresa. Passeggiando per il centro storico, caratterizzato da graziose casette dipinte con la tipica vernice bianca molto utilizzata in Puglia, sembra di fare un salto nel passato. Raggiungendo la città si noterà che è circondata da terreni coltivati con alberi di ulivo secolari. Cisternino fa parte della lista dei Borghi più belli d’Italia ed è una città Slow Food per via delle sue antiche tradizioni gastronomiche e della tutela delle colture e produzione locali.
Sagre e tradizioni
Come per la maggior parte delle città pugliesi anche a Cisternino è molto radicato il rispetto delle tradizioni. In diversi periodo dell’anno è facile imbattersi in feste cittadine (come quella patronale di San Quirico la prima settimana di agosto o nel periodo di Pasqua, dove in tutta la città si susseguono processioni, concerti, fuochi d’artificio e mercatini), sagre (le più importanti sono quelle dell’uva, del coniglio e delle orecchiette) e Festival (come il festival delle Pietre che cantano e il Festival delle Bande Musicali Valle d’Itria).
Centro storico trulli e Chiese
Entrando nella città è subito visibile la Torre di Porta Grande risalente all’epoca medioevale in stile normanno. Cisternino è una città molto piccola ma anche molto graziosa e costituite da abitazioni tipiche costruite con i tetti a forma la conica tipica dei Trulli. Passeggiando piacevolmente nel centro storico, tra le chiese presenti, una delle più importanti e belle Chiese è la La Chiesa Madre, dedicata a San Nicola, risalente al periodo rinascimentale. Al suo interno sono presenti due stupende e vere e proprie opere d’arte, il Tabernacolo e la Madonna del Cardellino, integralmente realizzate in pietra viva. Di particolare interesse sono i resti della chiesetta nei sotterranei. Questa chiesetta, costruita da monaci arrivati dall’Oriente.
Ostuni (la città bianca)
Ostuni è una bellissima città sita nella zona del Salento. Per via della tradizionale tecnica di imbiancare con il latte di calce le case del centro storico è definita la città Bianca. La zona di interesse turistico è senza dubbio la parte antica. Per accedere nel centro storico bisogna raggiungere l’odierna Piazza della Libertà troviamo la Chiesa di San Francesco da Assisi e l’attiguo convento.
Piazza della libertà e la Chiesa di San Francesco
Entrambi ristrutturati, oggi il convento è stato trasformato nello straordinario Palazzo San Francesco, sede del Comune. La piazza, è spesso luogo di incontro e teatro di numerosi eventi soprattutto estivi. nei suoi pressi è possibile vedere la Guglia di Sant’Oronzo. In stie barocco è stata realizzata per grazia ricevuta dopo lo scampato pericolo della terribile peste che stava flagellando l’intero regno di
Dalla Piazza si può accedere al centro storico attraverso le due porte San Demetrio e Porta Nova. Da qui si sale, passeggiando tra i vari vicoletti fino a raggiungere la sommità.;
Il centro storico
All’interno del centro storico è possibile ammirare la Cattedrale gotica, costruita nella seconda metà del ‘400 in “pietra docile” su commissione di due sovrani del Regno di Napoli, rispettivamente Ferdinando d’Aragona e Alfonso II. Il suo interno è interamente affrescato e si noterà la particolarità dell’abside leggermente spostato a sinistra rispetto alla navata centrale. Questa peculiarità è stata realizzata in segno di devozione verso Gesù che volse il capo proprio alla sua sinistra nel Suo ultimo respiro. Ancora al suo interno è possibile ammirare la statua del Salvatore che si addita il costato sanguinante e mostra la ferita dei chiodo nella mano sinistra. Ancora si può notare il rosone che simboleggia il Cristo Sole.
Vico Castello
Nei pressi della Cattedrale si arriva al cosiddetto Vico Castello, così chiamato per ricordare la presenza di antico castello del 1148, eretto da Goffredo III successivamente in buona parte demolito per costruzioni successive.
Martina Franca
E' una splendida cittadina In Valle D’Itria in provincia di Taranto. Dopo un breve viaggio circondati da uliveti e vigneti si raggiunge facilmente il centro storico della città. Sin da subito risalta agli occhi lo Stile barocco che padroneggia per tutto il centro storico.
La Basilica di San Martino
Passeggiando piacevolmente tra i vicoli del centro storico si nota subito la Basilica di San Martino, eretta nella seconda metà del XVIII secolo per volere dell'arciprete Isidoro Chirulli. La Basilica è molto suggestiva e caratterizzata dal tipico colore bianco dei marmi. Su una delle fiancate è presente la rappresentazione di una scena simboleggiante la pietà e fratellanza, in cui il santo condivide un mantello con un mendicante. E’ da molti considerata come una tra le più belle chiese del sud Italia. Al suo interno la chiesa è ricca di opere d'arte di alcuni artisti locali e custodisce le reliquie della martire Santa Comasia.
Chiesa della Beata Vergine del Carmine
In questa Chiesa spicca la statua policroma di Stefano da Putignano in esso conservata che raffigura Santa Maria della Misericordia ed è uno dei massimi lavori dell'artista pugliese, davvero notevole.
Chiesa di Sant'Antonio ai Cappuccini
Questa Chiesa, risalente al XVI secolo, conserva al suo interno dei spettacolari altari ebanistici e tra i tanti, un affresco della Madonna Odegitria, da cui deriva il nome della Valle d'Itria.
Palazzo Ducale
Continuando la passeggiata ci si imbatte nel famoso palazzo Ducale. E' stato costruito per volontà del Duca Petracone Caracciolo nel seicento ed oggi è la sede del Municipio. All'interno sono presenti delle bellissime tempere nelle tre sale dell'Arcadia, del mito e della Bibbia.
Palazzo Turnone
Altro palazzo interessante è Palazzo Turnone, che ospita oggi il Conservatorio di Santa Maria della Misericordia che è anche uno dei palazzi più antichi della città, fatto risalire addirittura al periodo angioino, la sua maestosità è espressione del potere che esercitava l'omonima famiglia martinese sulla città.
Polignano a Mare
Polignano a mare è la città natale del noto cantante Domenico Modugno e proprio ad uno degli ingressi c’è una statua di bronzo dedicata al cantante, posta sul lungomare. Proprio alle spalle della statua di Modugno, c’è una scalinata al termine della quale si accede a una superficie piatta di roccia che fa da terrazza; da qui infatti si ha la vista su Cala Monachile, la scogliera e il centro storico con le sue case bianche che si affaccia sul mare.
Grotta Palazzese
Appartenente al palazzo della famiglia Leto, non è altro che una caverna nella roccia che si affaccia sul mare. Ospita oggi un ristorante rinomato e è aperta solo da Pasqua a Ottobre.
Grotte marine
Tutta la costa nei dintorni di Polignano a Mare ha oltre 70 grotte marine. Oggi queste grotte possono essere visitate in pedalò o in barca. Le gite in barca alla scoperta delle grotte durano circa due ore.
La poesia e il centro storico
Uno dei luoghi più interessanti di Polignano è il suo piccolo centro storico, a cui si accede passando sotto un arco marchesale detto Arco della Porta. Passeggiando tra i vari vicoli si possono notare i diversi stili di culture come quella araba, bizantina, spagnola e normanna. Molto interessante è il Palazzo dell’orologio, che ancora oggi viene caricato a mano da una signora. Continuando la splendida passeggiata nel centro storico ci si sentirà avvolto nella poesia. Infatti lungo tutti i muri del centro storico sono infatti dipinti di poesie.
Castel del Monte
Il Castello
E' una fortezza fatta costruire da Federico II di Svevia nel XIII secolo. Nel 1966 Castel del Monte è stato inserito tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. L'edificio è a pianta ottagonale. A ogni spigolo si innesta una torretta a sua volta ottagonale e racchiudono una corte interna anch’essa di forma ottagonale. Lo spazio interno è suddiviso in due piani, rialzati rispetto al piazzale antistante. Le stanze, di forma trapezoidale, sono divise da muri che congiungono gli spigoli dell'ottagono interno e gli spigoli di quello esterno.
Nelle stanze le coperture sono state create scomponendo il trapezio iniziale in diverse sezioni:
- Il quadrato centrale ha una volta a crociera;
- I due triangoli laterali sono sovrastati da due spicchi di volta a botte per ciascuna stanza. Al centro di ogni volta a crociera fuoriesce una chiave di volta diversa per ogni stanza. Il castello è composto da otto torri, in cima a cinque di esse vi erano delle cisterne, mentre le restanti tre torri servivano ad ospitare falconieri e soldati.
Le origini del Castello
Alcune teorie sostengono che il castello potrebbe essere un tempio del sapere per le sue forme derivate da raffinate conoscenze matematiche, geometriche ed astronomiche. Altre ipotesi più recenti ne attribuiscono la costruzione alla funzione di centro benessere, atto alla rigenerazione e alla cura del corpo, su modello arabo. Inoltre la forma ottagonale suggerirebbe una idea per richiamare la sagoma della corona.
Per chi desiderasse una visita più approfondita ci sarebbe la possibilità di noleggiare una guida da incontrare direttamente all’ingresso del Castello
Bari
Il Lungomare
Fu inaugurato nella prima metà del 1900 in epoca fascista. Oggi è considerata come una delle più belle passeggiate per poter ammirare tra i più bei palazzi storici baresi in stile Liberty. Attraverso questa passeggiata si percorrono le più note strade della città. Costeggiando il mare si, passa dal pittoresco porto vecchio e si gira intorno alla cinta muraria che protegge Bari vecchia passando vicino alla Basilica di San Nicola fino a raggiungere la famosa spiaggia denominata “pane e pomodoro” ed infine arrivare al porto nuovo.
Bari Vecchia
ossia il quartiere di San Nicola, è il centro storico. Risalente all’epoca Medioevale, è racchiusa tra le mura del Castello Normanno Svevo uno dei più importanti monumenti pugliesi. Girando a piedi tra i suggestivi vicoli sembra di fare un salto indietro nel tempo ed è possibile percorrere le cosiddette vie delle orecchiette” dove quasi ogni giorno donne residenti in zona preparano sui tipici spianatoi in legno defini “tavolieri” le celebri orecchiette costituite di acqua, semola e sale e lavorate rigorosamente a mano.
Tra i vicoli in chianche e casette antiche addossate le une alle altre e scorci pittoreschi sul mare, dove gli amanti della fotografia ameranno soffermarsi per immortalare l’attimo, si può raggiungere La Basilica di San Nicola, la suggestiva Cattedrale di San Sabino e il Fortino di Sant’Antonio Abate.
La Cattedrale di San Sabino
eretta nel XIII secolo, è una splendida chiesa in stile romanico pugliese. Nel sotto corpo ipogeo conserva importanti reperti archeologici tra cui i resti di un edificio civile di età romana, la basilica paleocristiana a tre navate e la chiesetta bizantina. La chiesa è costituita da tre navate dalle forme solenni, divise da 16 colonne che sorreggono archi e finti matronei.
Il Fortino di Sant’Antonio Abate
è situato sul lungomare Imperatore Augusto ed è il punto più alto della città vecchia e fu edificato in difesa del porto. Dal fortino è visibile tutto il tracciato delle mura medievali e il profilo del lungomare risalente alla prima metà del Novecento. Insieme a quello di Santa Scolastica.
La Basilica di San Nicola a Bari
E’ uno degli edifici religiosi più importanti e suggestivi d’Italia. Edificato in onore e per custodire le spoglie del Patrono di Bari, San Nicola, la Chiesa e il suo santo è caro sia ai cattolici che anche agli ortodossi ed è il vescovo che, secondo la leggenda, ha dato le origini a Santa Claus, il nostro Babbo Natale.
All’interno della cripta della Basilica riposano le spoglie del Santo ed è meta quindi anche di pellegrinaggio da parte di fedeli cattolici e russi ortodossi e infatti è uno dei pochi luoghi di culto italiani in cui si celebrano le funzioni di entrambi i riti. Sia dall’esterno che anche nell’interno della Basilica è possibile ammirare lo stile Romanico di costruzione con soffitti in legno dorato con altare d’argento, un ciborio (il baldacchino di marmo sopra l’altare) più antico della Puglia, che risale al 1150, e la Cattedra di Elia, una delle sculture romaniche più importanti della Puglia.
Il Castello Normanno-Svevo di Bari
è adiacente la città di Bari vecchia e costruito per proteggerne il suo ingresso principale per volere di Ruggero il Normanno nel 1131 (da cui ne prende il nome). Fu completamente distrutto nel 1156 e ricostruito secondo il volere di Federico II di Svevia. Il castello è ritenuto , oltre che il suo importante valore storico, uno dei monumenti in stile romanico più importanti d’Italia.
Il Mastio, cioè la parte fatta ricostruire da Federico II, comprende due delle torri originali, e l’altra parte include i baluardi e gli altri torrioni aggiunti nel 1500. Il ponte sul fossato accoglie i visitatori all’ingresso: al suo interno si affacciano un portale gotico e un cortile rinascimentale. Al pianterreno del Castello è possibile visitare la gipsoteca con alcuni calchi dei monumenti più importanti della Puglia.
La Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari
Proseguendo con la passeggiata dal lungomare è possibile visitare il Palazzo della Provincia nel quale è stata organizzata la pinacoteca Corrado Giaquinto una raccolta importante di arte e cultura pugliese con collezioni di dipinti, abiti e suppellettili dall’anno 1.000 in poi. La visita è resa interessante grazie alle oltre venti sale come quelle dedicate alle sculture medievali realizzate dal 1000 al 1400, i dipinti della scuola napoletana, una serie di dipinti del pittore pugliese Corrado Giaquinto e la Collezione Grieco, che comprende cinquanta dipinti dell’Ottocento tra cui le opere dei macchiaioli toscani e opere del primo Novecento.
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La nascita dei Sassi di Matera dal Paleolitico ai giorni nostri. Una città ricca di storia e abitata con continuità fino ai giorni nostri. Matera e l'UNESCO