LA STORIA DEI SASSI DI MATERA
LA STORIA DEI SASSI DI MATERA
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Matera: etimologia del nome
Secondo recenti indagini le origini di Matera e i Sassi risalgono all'era Paleolitica. Non si hanno invece tracce certe circa le origini del nome della città. Varie sono le tesi delle sue origini etimologiche. Secondo una di queste tesi il nome fu attribuito dai romani che la chiamarono Mateola. Si presume che il nome derivasse dal greco "Metaio olos" ossia tutto vuoto.
Altri storici, invece, ritengono che il nome Mateola sia stato affibbiato dal Console Romano Quinto Cecilio Metello che riedificò la città nel 90 a. C.. Altre teorie attribuiscono le origini del nome Mathera al termine mata (cumulo di sassi) o ancora dall'unione delle prime sillabe delle due città distrutte di Metaponto e Eraclea i cui abitanti fondarono la città di Matera
Dal Paleolitico ai giorni nostri
Passeggiando tra i Rioni Sassi si nota che le varie abitazioni non hanno una architettura prestabilita. Ogni abitazione, infatti, è posta su di un livello diverso dall'altro. Si può però notare che i Rioni sono suddivisi in nuclei abitativi dislocati secondo la morfologia naturale del sito. Tali nuclei abitativi erano costituiti da uno spazio comune denominato Vicinato che collegava le varie abitazioni con la chiesa.
I Rioni Sassi contano infatti centinaia di piccole chiese rupestri. Le varie abitazioni erano ricavate nella roccia costituita da materiale calcareo e poroso e facilmente modellabile. Le varie infiltrazioni di acqua all'interno della roccia permettevano ai loro abitanti l’acqua potabile in casa raccolta e decantata naturalmente in cisterne naturali e una costante temperatura all'interno della grotta.
Il Castello del Conte Giancarlo Tramontano
A ricordo di una storia di oppressioni, da gran parte della città è visibile il Castello Tramontano. La città di Matera era più volte riuscita a liberarsi dal giogo feudale pagando diversi riscatti e cercando di restare città libera ad autonomo reggimento, quindi dipendente direttamente dalla Corona reale. Purtroppo le promesse ai materani del nuovo re di Napoli, Ferdinando II, di non cedere più la città ad alcun feudatario, non furono mantenute. Infatti il conte Tramontano, che vantava crediti nei confronti dell'Erario reale, chiese ed ottenne la contea di Matera nel 1496.
Nel 1501 il Conte cominciò la costruzione del castello sulla cosiddetta "collina di Lapillo", nei pressi dell'attuale centro storico di Matera. Il Suddetto Castello è in stile aragonese con un maschio centrale e due torri laterali più basse. Entrambi rotonde e smerlate sono anche state dotate dotate di feritoie. Il Conte non vide mai la fine della costruzione del castello e fu ucciso nella prima metà del 1500 da una rivolta del popolo materano. Il conte, infatti, si rese presto inviso ai materani in quanto per far fronte ai suoi debiti tassava la popolazione con gravose imposte. Il Castello è tuttora rimasto incompiuto.
Il 21 settembre del 1943
Uno dei riconoscimenti più importanti della città di Matera è senza dubbio quello storico. Essere stata, nel 21 settembre 1943 la prima città a ribellarsi ai Nazifasciti. In memoria di questo tragico e importante riconoscimento c’è esposta nella Piazza Principale della città una lapide che recita:
NEL TRAGICO GIORNO
21 IX 1943MENTRE I TEDESCHI DEVASTATORI
COMPIVANO ORRENDA STRAGE
DI OSTAGGI INNOCENTI
IL POPOLO MATERANO
SORTO IN ARMI
CACCIAVA IL FEROCE NEMICO
E COL SACRIFICIO
DI SUOI ANIMOSI FIGLI
SI RIDONAVA
ALLA LIBERTÀ
MONITO AGLI OPPRESSORI
INCITAMENTO AGLI OPPRESSI
21 SETTEMBRE 1944
Subito dopo l'armistizio I fascisti abbandonarono il. Palazzo della Milizia che fu occupato dai soldati Tedeschi che si preparavano alla ritirata. Il popolo materano, in questi giorni., fu esasperato e costretto a subire parecchi soprusi e saccheggiamenti da parte dei Nazisti. In questi giorni la situazione si fece sempre più tesa. Cominciarono i rastrellamenti e gli arresti di civili e militari rinchiusi dai tedeschi nel Palazzo della Milizia, tra cui Natale Farina e Pietro Tataranni, due soldati materani di ritorno dal fronte arrestati il 21 settembre.
La scintilla che fece esplodere il conflitto a fuoco tra Materani e Tedeschi fu l'uccisione di due soldati tedeschi che si trovavano in una gioielleria. A nulla valse il tentativo di nascondere i due corpi. La notizia si sparse velocemente per la città e, subito dopo, un militare austriaco che si trovava in una sala da barba fu accoltellato da un altro cittadino materano. Nelle ore successive scoppiò una violenta guerriglia capeggiata dal sottotenente Nitti che decise di armare sia i militari che i civili dislocandoli in varie zone strategiche della città. Gli invasori assediarono anche il palazzo dell'elettricità per lasciare la città al buio e fecero esplodere il palazzo della Milizia nel quale avevano rinchiuso alcuni materani.
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La nascita dei Sassi di Matera dal Paleolitico ai giorni nostri. Una città ricca di storia e abitata con continuità fino ai giorni nostri. Matera e l'UNESCO.
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